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Comunali a Palermo, la forzista Sabrina Figuccia e il colpo di genio sulla scheda elettorale

Giulio Bucchi
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Voti la candidata, scegli suo fratello e suo papà. Succede a Palermo, dove sulla scheda elettorale al quinto posto nella lista di Forza Italia compare "Figuccia Sabrina detta Angelo detta Vincenzo". Non è un trans, ironizza perfida La Stampa: semplicemente Sabrina Figuccia è la figlia di Angelo Figuccia, consigliere uscente, e sorella del deputato regionale Vincenzo Figuccia. Una furbata per attirare i voti di elettori "storici" e particolarmente affezionati alla dinastia famigliare. Ma Sabrina non è l'unica così fantasiosa. Nel 2006 Ester Cuffaro, moglie del governatore allora sotto processo, si candidò come "Ester Cuffaro detta Totò", perché, spiegò, suo figlio la chiamava sempre così. Il grillino Riccardo Nuti fece di meglio, con un bel "detto Grillo". È andata male al candidato sindaco forzista (ex Pd) Fabrizio Ferrandelli, che avrebbe voluto inserire in scheda anche gli "alias" Ferrarelle e Fernandel.

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