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Maledette sindacaliste: pur di non fare i tagliIva su e patrimoniale

La Camusso: "Governo criptico, meglio la redistribuzione fiscale". E la Polverini: "Colpiscono la sanità e penalizzano i cittadini". Sarà sciopero generale: ecco cosa succede a colpire gli statali

Andrea Tempestini
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  Le tasse, la patrimoniale, l'aumento dell'Iva. Tutto piuttosto che tagliare i dipendenti pubblici. Così, con questa battaglia d'avanguardia stile anni Settanta, si preparano a discutere di spending review i sindacalisti italiani. In prima fila, a Palazzo Chigi, c'è la segretaria della Cgil Susanna Camusso, che al termine del faccia a faccia ha definito il governo "reticente e criptico". "Siamo molto preoccupati per quel che uscirà venerdì". Ma dietro a lei, idealmente, c'è anche la governatrice del Lazio Renata Polverini, che ha incontrato il governo da leader degli enti locali ma che sembra parlare ancora da leader dell'Ugl.  Obiezioni rosse - Se il governo tocca gli statali sarà sciopero generale. L'avvertimento, chiaro e tondo, arriva dalla Camusso pochi minuti prima della riunione delle parti sociali con Monti a Palazzo Chigi, slittata dalle 9 alle 13: "Se il governo pensa di procedere al taglio degli organici e alla riduzione dei servizi" senza confronto "getta benzina su una situazione molto difficile". "Abbiamo detto in tempi non sospetti - ha concluso - che si deve usare anche lo sciopero generale, e pensiamo che il tema di quello sciopero sia il lavoro e la creazione del lavoro. Questa è la risposta di cui ha bisogno il Paese". E se Monti metteva in chiaro che "non ci saranno contrattazionI" (come dirè, il testo dei tagli alla spesa pubblica è questo, prendetene atto), la Camusso non molla: "Ci auguriamo che il governo abbia capito che le decisioni unilaterali senza confronto portano solo problemi e sia quindi interessato ad aprire un confronto". Altrimenti sarà sciopero, generale e non unilaterale. E dalle pagine della Stampa, Susanna la Rossa ammoniva Monti: "Non si può insistere sulla impossibile logica del rigore e del solo controllo del debito" perché così "si amplifica la recessione". "Bisogna cambiare politica" con "una vera redistribuzione fiscale attraverso una patrimoniale che non è una bestemmia". Sciopero generale e patrimoniale: la sinistra ha poche idee, ma perlomeno chiare. Carrozzone pubblico - Ma anche a destra la situazione è spinosa. E per una sindacalista Ugl e governatice regionale è doppiamente complicata. La Polverini, a capo del carrozzone pubblico del Lazio, sa che toccare gli statale significhirebbe distruggere il tessuto sociale e, soprattutto, mettere a rischio un ricco bacino elettoral-clientelare che va bene per ogni stagione e colore politico. "Siamo preoccupati", ha ammesso la governatrice. Il governo, ha aggiunto, "non ha confermato il riparto del Fondo sanitario 2012 e questo mette a rischio tutti i bilanci delle Regioni" inoltre "non ha confermato con la dovuta determinazione i trasferimenti al trasporto pubblico locale. Così rischiamo di penalizzare il servizio ai cittadini". Tutto per evitare l'aumento dell'Iva al 23%, aggiunge con stizza la Polverini. Noccioline, quando si parla di statali.  

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