Vittorio Feltri contro Matteo Renzi: "No alla sfiducia a Bonafede? Il suo è il belato del lupo"
Lo aveva detto chiaro e tondo alla vigilia, nella serata di martedì 19 maggio: non fatevi illusioni, Matteo Renzi non sfiducerà Alfonso Bonafede. E così è stato: ma quale sfiducia? Vittorio Feltri, insomma, non sbagliava. Troppo alto il prezzo da pagare, per Renzi: la caduta del governo e, di fatto, la fine del suo potere politico e di qualsivoglia ambizione. "Domani il Parlamento vota la sfiducia a Bonafede ma nessuno si illuda - cinguettava il direttore di Libero -. Il ministro resterà al suo posto, in caso contrario tutti i deputati e i senatori sarebbero costretti ad andare a casa. Per cui non succederà niente. Bonafede resterà al suo posto. E così i suoi colleghi". Tutto come ampiamente previsto. Eppure, sempre Vittorio Feltri, non si nega la soddisfazione di scoccare una frecciata contro il leader di Italia Viva dopo l'intemerata in aula al Senato ove ha detto di condividere nel merito le mozioni di sfiducia ma di non votarle per ragioni politiche (alias la poltrona). L'affondo piove nuovamente su Twitter: "Renzi non ha sfiduciato Bonafede come avevo previsto. Il suo è il belato del lupo", conclude tranchant Vittorio Feltri.