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DiMartedì, Pietro Senaldi svela la scommessa di Sergio Mattarella: "Con Draghi sfida il Parlamento"

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Si parla di crisi di governo anche a DiMartedì. Ospite nel giorno della disfatta giallorossa, 2 febbraio, Pietro Senaldi. Il direttore di Libero non riserba al capo dello Stato grandi apprezzamenti. "Sergio Mattarella - esordisce nel salotto di Giovanni Floris su La7 - non ha mai voluto dare una chance al centrodestra, ora prova a cooptare Mario Draghi, giocando sul fatto che i parlamentari non vogliono andare a casa. È una scommessa di Mattarella che sfida il Parlamento: o mangiare la minestra o saltare dalla finestra".

 

 

Pochi giorni fa, durante le consultazioni indette da Roberto Fico, Senaldi aveva avanzato l'ipotesi che Giuseppe Conte non riuscisse a trovare una maggioranza che potesse piacere al presidente della Repubblica. E così è stato. Il presidente della Camera dei deputati, con tanto di mandato esplorativo in mano, ha dovuto portare all'attenzione del capo dello Stato l'impossibilità di trovare una quadra.

 

 

In ogni caso l'opinione del direttore di Libero non cambia. È la stessa dello scorso settembre quando invocava le elezioni subito: "Mattarella sciolga le Camere. Non sono più costituzionali", chiedeva nello studio di Bruno Vespa. Se Mattarella avesse coraggio - è il suo ragionamento - dovrebbe prendere atto della volontà degli elettori. D'altronde per Senaldi le obiezioni sollevate da Matteo Renzi come motivazione dello strappo del Conte bis non sono poi così lunari. Il leader di Italia Viva avrebbe voluto la testa di Domenico Arcuri ed Alfonso Bonafede, sui quali neppure Senaldi nutre stima. "Gli italiani dovranno accettare serenamente il fatto che non abbiamo vaccini". Il motivo? Arcuri ha preferito ordinare i banchi a rotelle. È lui - ricordava Senaldi - lo stesso che ha ordinato serenamente un miliardo di banchi a rotelle nelle scuole, che non vengono utilizzati, o che addirittura fanno male alla salute, come denunciato dal governatore del Veneto Luca Zaia.

 

 

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