Sicilia: Ingroia, indagine Corte conti? con me risparmio denaro pubblico
Palermo, 18 apr. - (Adnkronos) - "Mi verrebbe da sorridere a vedermi recapitare un avviso di garanzia per presunto danno erariale. Mi verrebbe da sorridere perché me lo aspettavo, non solo perché l'avviso di indagine era stato già preannunciato a mezzo stampa già da qualche settimana e, quindi, ben prima che venisse inviato, ma anche perché non è la prima volta che, pur di non dirmi grazie, le regole del senso comune vengono rovesciate". Antonio Ingroia, amministratore unico di Sicilia E-Servizi commenta così la notizia di un avviso di garanzia da parte della Corte dei Conti per danno erariale. "In questo caso potrei dire che non avevo scelta perché dovevo adempiere ad un obbligo a riassumere quei lavoratori licenziati, discendente dalla delibera della giunta Crocetta - prosegue - ed invece dico che qualcuno dovrebbe premiarci e dire grazie per aver evitato un danno erariale alla Regione ed un rischio altissimo per la salute ed il bene comune dei siciliani. E sfido, chiunque, a dimostrare il contrario. Perché è un fatto che se non avessimo adottato la procedura che oggi ci viene contestata il blackout informatico della Regione sarebbe stato inevitabile, con conseguente rischio per servizi pubblici essenziali per la salute come 118 e servizi ospedalieri". Per l'ex pm antimafia di Palermo "è incontestabile che solo così il danno erariale, sociale ed alla salute, incalcolabile (altro che 2 milioni di euro), si poteva scongiurare, come è incontestabile che il licenziamento in blocco di tutte le risorse umane del 'socio privato' di Siese avrebbe determinato lo sperpero delle svariate decine di milioni spesi negli anni passati dalla Regione per realizzare il 'popolamento' delle articolazioni regionali con personale adeguatamente formato in questi anni attraverso Sicilia e-Servizi". (segue)