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Carceri: Sappe, detenuto malato a Giarre lasciato morire dietro le sbarre

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Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "E' grave constatare come ancora una volta un detenuto infermo sia stato lasciato morire in carcere, quando preventivamente poteva essere messo ai domiciliari. Sparti, infatti, 32 anni, era malato: aveva l'udienza presso il magistrato di sorveglianza per ottenere la liberta', e fra 5 giorni avrebbe lasciato il carcere". Lo dice all'Adnkronos Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria). "Il detenuto -ricostruisce il leader dei baschi azzurri del Sappe- e' stato rinvenuto in fin di vita dal controllo degli agenti penitenziari, tra le 6 e le 6,30 del 25 aprile scorso. Subito e' stato chiamato il 118, che pero' non ha portuto far altro che constatare il decesso dell'uomo, probabilmente a causa di un infarto". L'autopsia sara' eseguita oggi, all'ospedale Garibaldi di Catania. La Procura etnea, intanto, ha aperto un'inchiesta, senza indagati. "Contestiamo la vigilanza dinamica -conclude Capece- che non consente il controllo dei detenuti. E torniamo a chiedere le dimissioni del vertice del Dap, fallimentari nella gestione dell'emergenza penitenziaria".

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