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Carceri: Pianosa futuro paradiso del turismo, strutture gestite da detenuti (2)

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(Adnkronos) - Da alcuni anni altri detenuti, riuniti nella cooperativa San Giacomo, gestiscono sull'isola un hotel e un ristorante. "I detenuti impegnati nei lavori di ristrutturazione in corso sull'isola e quelli che gestiscono l'albergo fanno parte di due realtà distinte", dice all'Adnkronos Brunello De Batte, vice presidente della cooperativa San Giacomo. L'albergo e il ristorante "sono andati molto bene l'estate scorsa, meglio del previsto. E dalle prenotazioni ricevute, pensiamo che anche la prossima stagione estiva potrà essere positiva. Non pensiamo che quest'evasione possa comportare ripercussioni sulla nostra attività". Il protocollo firmato nei mesi scorsi e relativo alle attività sull'isola di Pianosa, valido tre anni, prevede di recuperare e reinserire nella societa' fino a 300 detenuti. Tra gli obiettivi dell'intesa, quelli di utilizzare in maniera diversa le case circondariali di Massa Marittima, Grosseto ed Empoli, di valorizzare anche ai fini agrituristici e ricettivi l'isola di Pianosa (che dal 1856 ha ospitato detenuti e dal 1968 fino al 1998 e' stata sede di un carcere di massima sicurezza) attraverso il lavoro agricolo e di restauro immobili da parte di detenuti, di promuovere attività di formazione al lavoro, di realizzare un asilo nido in prossimita' di un carcere che possa accogliere anche i figli di persone non detenute, di completare l'Istituto a custodia attenuata per detenute madri situato a Firenze, di valutare la possibilita' di realizzare una nuova casa circondariale a Grosseto idonea ad ospitare almeno 200 detenuti.

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