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Animali: Lav, uccisione lupi e' crimine, il Prefetto convochi autorita'

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Grosseto, 29 lug. - (Adnkronos) - "La Lav esprime grande preoccupazione per la serie di crimini contro gli animali concretizzatisi, in particolare dal marzo del 2013 ad oggi, in provincia di Grosseto, con l'uccisione di una serie di lupi e canidi e successiva esposizione dei corpi degli stessi sulle pubbliche vie e nelle piazze. L'ultimo episodio di questo genere si è verificato due giorni fa a Semproniano con l'abbandono di una carcassa di un presunto lupo, verosimilmente ucciso con un colpo di fucile!". E' quanto si legge in un comunicato di Gianluca Felicetti e Giacomo Bottinelli, rispettivamente presidente e responsabile provinciale Lav. "La serie di crimini (punibili dall'articolo 544-bis del Codice penale) - continua il comunicato - ha avuto inizio il 18 marzo 2013 quando un lupo, o ibrido, fu ucciso e gettato in piazza a Roccalbegna; il 2 novembre 2013 un lupo ucciso a pallettoni e con le zampe legate fu ritrovato in località Grancia, nei pressi di Grosseto; il 15 novembre 2013 un lupo ucciso fu abbandonato sulla strada a Roselle; il 20 dicembre 2013, sulla strada tra Saturnia e Semproniano fu raccolto un esemplare femmina ucciso a fucilate; il 23 dicembre 2013 nei pressi di Saturnia fu ritrovato un lupo, o ibrido, ucciso gettato lungo la strada provinciale; il 26 dicembre 2013 venne ritrovato a poca distanza dal palazzo comunale di Scansano un altro lupo, o ibrido, ucciso". "Il 30 dicembre 2013 - proseguono -un lupo, o ibrido, fu ucciso ed esposto a Manciano; il 27 gennaio 2014 un lupo decapitato fu appeso a un cavalcavia al confine tra le province di Grosseto e Viterbo; il 10 febbraio 2014 un altro canide fu trovato morto su un'aiuola lungo la strada principale di Campagnatico, e gli esami necroscopici evidenziarono come il decesso fosse stato causato da un laccio; l'apice del fenomeno si è verificato il 13 febbraio 2014 quando gli operai del Comune di Scansano ritrovarono una testa mozzata di lupo, o ibrido, appesa sulla rotatoria di ingresso all'abitato con un cartello che inneggiava allo sterminio dei predatori e attribuiva responsabilità a Lav, Enpa e Wwf".(segue)

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