Lavoro: sindacati a Buggerru in memoria del primo sciopero generale in Italia
Cagliari, 4 set. - (Adnkronos) - Ricorre oggi il 110 anniversario delle strage a Buggerru (Carbonia Iglesias), nel Sulcis. Nel piccolo borgo minerario, due giornate organizzate da Cgil, Cisl e Uil, in collaborazione con il Comune e la cooperativa "Piccola Parigi", per ricordare i fatti che portarono alla proclamazione, nel 1904, del primo sciopero d'Italia e all'uccisione di tre minatori. Dopo la messa, che è stata celebrata alle 9 nella piazza "Morti di Buggerru 1904", la commemorazione dell'eccidio, in piazza delle Cernitrici, con l'intervento dei rappresentanti sindacali. Sono presenti Susanna Camusso della Cgil e Geremia Mancini, segretario generale dell'Ugl e i segretario generali dei sindacati sardi. Buggerru nel 1904 era il quinto centro urbano della Sardegna, seppur fosse ancora frazione di Fluminimaggiore, nel Sulcis-Iglesiente, terra di miniere di piombo e zinco, gestite per lo più da società anglo-francesi, come quella di Ingurtosu. Solo la miniera di Montevecchio e quella di Monteponi erano di proprietà italiana. La cittadina mineraria era chiamata 'Le petit Paris' perché i dirigenti della miniera che vi si erano trasferiti con le famiglie, avevano ricostruito l'ambiente culturale e mondano francese. In paese comparvero le prime vetrine, le signore francesi passeggiavano sulla bellissima spiaggia con l'ombrellino, arrivò la seconda auto dell'isola (la prima con targa 001 la portò in Sardegna l'inglese Sir Thomas Alnutt Brassey, proprietario della vicina miniera di Ingurtosu), e c'era anche il francese Georges Perrier che gestiva un cinema. In paese fu costruito anche un teatro ed un circolo riservato ai dirigenti della società francese. A fare da contraltare al benessere ostentato dai francesi c'erano i minatori che lavoravano in condizioni disumane, sottopagati e costretti a turni di lavoro massacranti, spesso vittime di incidenti mortali sul lavoro. (Segue)