Sanità: Regione Lazio, nessuna chiusura nè privatizzazione Cri (2)
- "La Regione Lazio ha quindi affidato alla Centrale Acquisti l'espletamento di una gara ad evidenza pubblica - spiega la Regione - Il capitolato ha ridefinito il servizio razionalizzando i fabbisogni, pervenendo ad un importo complessivo annuale a base d'asta pari a circa 21,8 milioni di euro, rispetto ad un costo storico annuo complessivo (comprendente il costo della Convenzione, gli affidamenti a ditte private e cooperative sociali e la gestione del servizio da parte di volontari) di oltre 30 milioni di euro". "La gara non è al massimo ribasso: è affidata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e il capitolato richiede requisiti qualitativi di accesso molto elevati - precisa la Regione - I livelli occupazionali e il personale attualmente in servizio sarebbero garantiti dalla eventuale aggiudicazione. Come è evidente dai passaggi elencati non vi è alcun pregiudizio, tanto meno per la Cri rispetto alla cui storia e ruolo la Regione nutre rispetto. Siamo disponibili all'apertura di un tavolo tecnico di confronto, ma nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole. Principio irrinunciabile".