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Lombardia: in Regione confronto su miglior welfare famiglie monogenitoriali

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Milano, 16 dic. - (AdnKronos) - Si è ridotto il numero medio di componenti delle famiglie in Lombardia (da 2,7 membri nel 1994 al 2,3 nel 2013), mentre aumentano di le coppie senza figli (da 26,6% a 34,5) e aumentano i nuclei monogenitoriali (dall'11% al 12,8%). Questa è la fotografia che emerge dal policy paper realizzato da Eupolis “La Famiglia oggi” che è stato oggetto questa mattina di un confronto tra le Commissioni consiliari Bilancio e Sanità, riunite in seduta congiunta. Lo scopo è di individuare indicazioni per un welfare che deve rispondere con efficacia al cambiamento sociale. La “vecchia monogenitorialità” (originata dalla vedovanza) lascia spazio alla “nuova monogenitorialità”, quella derivante dalla rottura di un'unione coniugale anche in presenza di figli piccoli e dalle nascite al di fuori del matrimonio. Tra i nuclei, in Lombardia il 12,1 % è rappresentato da donne, il 2,5% da padri: si tratta di persone accomunate da una maggiore esposizione al rischio di caduta in povertà ed esclusione sociale. All'incontro, coordinato da Alessandro Colucci e Angelo Capelli, hanno partecipato tra gli altri il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, erano presenti anche la Vice Presidente Sara Valmaggi e il Consigliere Segretario Eugenio Casalino. “L'efficacia delle politiche è strettamente legata alla conoscenza dei temi sui quali legiferare – ha affermato Cattaneo –. La famiglia è un tema importanza decisiva. Tutti i dati evidenziano che quando il nucleo familiare è forte, anche società ed economia vanno bene. Ne consegue che in questo campo in Consiglio regionale siamo chiamati a promuovere nuove politiche”.

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