Chiesa: cardinale Scola, salvaguardiamo nostri simboli e feste
Milano, 30 gen. (AdnKronos) - "Una società plurale deve essere il più possibile inclusiva, ma non può rinunciare al simbolo se no perde forza comunicativa. Per questo sono critico verso la laicità alla francese: non è pensabile creare uno spazio di neutralità, in cui tutti facciano un passo indietro sul tema delle religioni". Così l'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola. "In una società plurale come la nostra occorre che ciascuno si dica, si narri e si lasci narrare. Non si deve rinunciare ai propri simboli ma includere anche quelli degli altri. Per cui, ad esempio, mentre salvaguardiamo i simboli e le feste cristiane, se nelle scuole aumentano i bambini musulmani, bisogna prendere qualcuna delle loro feste ed inserirle nella dimensione pubblica: spiegare, non vietare", dice ricordando che negli oratori ambrosiani il 20 per cento dei bambini che li frequenta è di religione musulmana ma partecipa alle attività parrocchiali. "Lo stesso vale - conclude - per le moschee. Dobbiamo ascoltare le richieste in proposito delle comunità islamiche, ma capendo chi sono coloro che ce le domandano, chi le finanzia, perché le domandano, cosa ci vogliono e fare e come intendono armonizzare il loro luogo di culto con la storia di Milano che è cristiana dall'inizio del II secolo".