Incendi: Sindaco Laconi (Sardegna), ora rischiano anche cavalli del Sarcidano
Cagliari, 18 ago. - (Adnkronos) - Non si fermano le polemiche dopo gli incendi che hanno ridotto in cenere 2500 ettari di bosco e macchia mediterranea a Laconi (Or), Isili e Nurallao il 7 e l'8 agosto scorso. Un fronte di fuoco di 11 km che ha messo a rischio non solo il paese e il parco urbano piu' grande d'Italia, il parco Aymerich, ma anche la popolazione dei cavalli del Sardidano, una delle popolazioni equine selvatiche piu' antiche al mondo che ha trovato, a seguito dell'iscrizione nel Registro Anagrafico delle etnie locali, riconoscimento ufficiale tra le razze autoctone. "I cavalli non stanno bene", spiega all'Adnkronos il sindaco di Laconi. Il primo cittadino Paolo Pisu, dopo le critiche al governo per la vendita di tre aerei di Stato per comprare Canadair antincendio, definendolo un intervento "all'italiana per non tagliare gli F35", ora e' preoccupato per la sopravvivenza dei cavalli selvatici del Sarcidano. "La direzione dell'Ente foreste della Sardegna non esiste - spiega - perche' non risponde alle esigenze dei cavalli ed alle indicazioni che vengono date dal comune, dall'Universita' di Sassari e dal Dipartimento ippico dell'Agris, essendo il quarto contraente della convenzione per la tutela e la valorizzazione dei cavalli del Sarcidano. I cavalli che vivono nel nostro territorio abitano una superficie di terreno esigua e sono sovrannumero. La convenzione per intervenire seriamente sulla popolazione dei cavalli non e' stata ratificata dall'Ente Foreste, nonostante ultimamente gli abbiamo rimandato la convenzione aggiornata cosi' come l'ente la voleva". (segue)