Mafia: chiude Agenzia beni confiscati a Palermo, sindaco 'grave e inspiegabile'
Palermo, 1 dic. (AdnKronos) - "L'annunciata chiusura degli uffici di Palermo, Napoli e Milano dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati è un atto grave e inspiegabile che suona ancor più beffardo considerando che è stato deciso durante l'approvazione del codice antimafia. Ancor più grave e adombrata dalle motivazioni che possono averla determinata, è la decisione di creare una unica sede decentrata a Reggio Calabria". A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che aggiunge: "Non è necessario ricordare a tutti che Sicilia, Campania e Lombardia sono le regioni con il maggior numero di beni confiscati, ma al di là del mero dato statistico, credo che sia la storia della confisca dei beni e della loro gestione, in positivo e in negativo, a rendere necessario non dare alcun segnale di disimpegno da questi territori". "In un momento in cui sarebbe necessario - spiega ancora Orlando - dare segnali chiari di potenziamento delle strutture preposte alla lotta alla mafia e alla confisca e gestione dei beni confiscati, ci si muove in direzione diametralmente opposta, col rischio che anziché risolvere i problemi manifestatisi negli anni sulla velocità ed efficienza delle procedure, queste subiscano un ulteriore aggravio, depotenziando l'efficacia della normativa sul riutilizzo a fini sociali dei beni e dei capitali mafiosi".