Chiesa: Delpini elogia istituzioni oneste, ma ascoltino paure gente
Milano, 6 dic. (AdnKronos) - E' un elogio alle istituzioni oneste della città quelle che Mario Delpini, arcivescovo di Milano, rivolge nel suo primo Discorso alla città nella Basilica di Sant'Ambrogio. Ispirato dalla storia del patrono della città, "voglio fare l'elogio delle istituzioni che oggi, come allora, si fanno carico della promozione del bene comune, della pace sociale e della promozione di una convivenza civile serena", dice. "Contro la tendenza diffusa a lamentarsi sempre di tutto e di tutti, contro quella seminagione amara di scontento che diffonde scetticismo, risentimento e disprezzo, che si abitua a giudizi sommari e a condanne perentorie e getta discredito sulle istituzioni e sugli uomini e le donne che vi ricoprono ruoli di responsabilità, voglio fare l'elogio delle istituzioni", prosegue l'arcivescovo, ma "le istituzioni sono chiamate a impegnarsi per ascoltare le paure, comprenderne le ragioni e sradicarle", aggiunge nel suo intervento. "Voglio fare l'elogio dei sindaci: sono, specie nei paesi e nelle cittadine, la prossimità più accessibile della pubblica amministrazione. I sindaci sono esposti alle attese e alle pretese di tutti, sono spesso oggetto di polemiche e di denunce, sono spesso intrappolati in una burocrazia complicata, sono condizionati da una cronica mancanza di risorse: però, se sono onesti e dediti, i sindaci sono là, tra la gente, in ascolto di tutti, con il desiderio di rendersi utili, con la frustrazione di essere spesso criticati e di riconoscersi impotenti".