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Dell'Utri: cardinale Romeo, leggi vanno applicate anche quando non piacciono (2)

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(AdnKronos) - Poi, il cardinale Salvatore Romeo, che per molti anni è stato arcivescovo a Palermo, città di origine di Marcello Dell'Utri, contesta anche la frase pronunciata da Marcello Dell'Utri che da ieri ha deciso di interrompere le cure e di non mangiare più, come forma di protesta: "Non accetto una lunga e lenta eutanasia", avrebbe detto il politico. E l'alto prelato spiega: "Non è affatto una lenta eutanasia - dice - Bisogna rivolgersi alle leggi. Un deputato che lo va a trovare in carcere e che non è un medico, come fa adire a dire se le cire non sono adeguate? Non penso che sia un giudizio di carattere morale, è di carattere tecnico. Il tipo di cure che deve fare Dell'Utri dove si trova, sono assicurate o no? Se non sono assicurate, allora va trasferito in una struttura dove può fare le terapie adeguate. Io ribadisco solo che la legge e va rispettata". E ancora: "Dell'Utri ha detto: 'Rifiuto il cibo per protesta', bene puoi fare qualunque cosa, ma non rifiutare il cibo. Non son un medico. Abbiamo sentito anche discorsi recenti del Santo Padre che ha detto che non si può lasciare morire di fame o di sete una persona. Sebbene vediamo ogni giorno migliaia di persone morire di fame e sete. Chi prende un barcone in Libia per arrivare in Italia sa che è un rischio che vuole correre, non è eutanasia". "Non si possono attribuire le libere scelte della persona con le scelte della persona di porre fine alla sua vita - dice ancora il cardinale Romeo - Se Dell'Utri ritiene così, è lui a porre un'azione per morire, tanto che sospende la terapia per curarlo. Insomma, sono cose delicate, bisogna sempre conservare un alto senso di umanità per le persone in difficoltà". "Ho visto tanti delinquenti che hanno iniziato lo sciopero della fame e il medico poi li ha messi ai domiciliari perché stavano morendo - conclude - insomma, la giustizi ha i suoi mezzi e credo che lui sia in condizioni, con i legali, di fare prevalere i suoi diritti".

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