Animali: Musumeci, sono un animalista e con mia sorella gestiamo 50 cani randagi
Palermo, 22 feb. (AdnKronos) - "Io sono un animalista. Con mia sorella gestiamo una cinquantina di animali randagi, tutto a carico nostro. Non siamo convenzionati con nessuno, non abbiamo ricevuto un centesimo pubblico da nessuno. Dalla pensione di mia sorella e dal mio emolumento ricaviamo quello che serve per questi animali che abbiamo raccolto dalla strada. Essere animalista non significa doverlo propagandare o come fa qualcuno farne un mestiere, una lobby, una speculazione". E' quanto ha detto il Governatore siciliano Nello Musumeci nel suo intervento, ieri sera, all'Assemblea regionale siciliana. L'intervento è arrivato dopo la strage di cani avvelenati nell'agrigentino, nei giorni scorsi. Proprio oggi la nota stilista di moda Elisabetta Franchi ha fatto pubblicare diverse pagine su quotidiani nazionali per lanciare un appello al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci "affinché fermi questa carneficina". "Accanto a questa categoria da condannare c'è fra gli animalisti una realtà che invece con il cuore e con lo spirito si prodiga per lenire e sottrarre gli animali a qualsiasi tipo di sofferenza - ha detto Musumeci nel suo intervento - Quello che è avvenuto nei giorni scorsi nel comune di Sciacca avviene di solito, se pure in una dimensione per fortuna assai diversa e ridotta, ma anche quello è un crimine, in molte parti dell'Isola". E ancora: "Io mi sento di esprimere la solidarietà del Governo nei confronti del sindaco di Sciacca per essere stata destinataria di attacchi ingenerosi, impropri e alcuni anche diffamatori".