Agrigento: sorpresi con mezzo chilo di droga, due arresti
Palermo, 4 lug. (AdnKronos) - Sorpresi con quasi mezzo chilo di droga, tra hashish e marijuana, due uomini sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento. Dopo alcune segnalazioni telefoniche giunte al “112”, ad opera di cittadini preoccupati "per un anomalo via vai di persone notato nei pressi di un'abitazione di Raffadali (Agrigento)", i militari dell'Arma hanno fatto subito scattare una serie di accertamenti, concentrando i sospetti su due stranieri domiciliati da qualche tempo nel paese. I due, in particolare, nel corso dei servizi di osservazione, sono stati spesso notati mentre venivano avvicinati da ragazzi raffadalesi. Una volta individuata con certezza la loro dimora, i Carabinieri hanno iniziato a pedinarli fino al momento in cui si è deciso di fare irruzione nell'abitazione in questione. Nel corso della immediata perquisizione, dalle loro tasche sono saltati fuori 2 panetti di hashish, del peso di circa 100 grammi l'uno, nonché oltre due etti e mezzo di marijuana. Durante i successivi accertamenti è emerso che i due avevano soggiornato in passato presso due distinte comunità Sprar a Raffadali e sono tutt'ora in corso accertamenti relativi alla loro regolare posizione di soggiorno sul territorio nazionale. Al termine delle attività, sono pertanto scattate le manette ai polsi dei due stranieri, Shegun Raymond, e Toure Silamakan, rispettivamente di 18 e 27 anni, provenienti dalla Nigeria e dal Mali, con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'Autorità Giudiziaria ha subito disposto la loro traduzione presso la Casa Circondariale di Agrigento. Gli arresti sono stati già convalidati. Per il 27 enne originario del Mali, è scattata la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Raffadali, mentre il 18 enne è stato rimesso in libertà. Gli arresti in questione rientrano in un attento monitoraggio delle piazze di spaccio, anche nelle comunità più piccole, come Raffadali, fortemente voluto dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, con l'intento di contrastare la diffusione del pericoloso fenomeno, soprattutto fra i più giovani.