Rifiuti: sindaco Canicattì, noi parafulmine, stanchi di subire diktat Regione (2)
(AdnKronos) - Il 'viaggio' della spazzatura da Canicattì ad Alcamo, oltre 220 chilometri, comporterà conseguenze sia per le casse comunali e che per le tasche dei contribuenti. "Costi esorbitanti" assicura il sindaco, spiegando che "senza alcuna contrattazione, i Comuni interessati si sono visti imporre un contratto che, non solo raddoppia i costi di conferimento, portandoli dagli attuali 96 euro a tonnellata a più di 182 euro, oltre il trasporto, ma complica tempi e modalità di conferimento". Il dito è puntato, infatti, anche sulle condizioni contrattuali che la discarica impone ai Comuni, come la polizza fidejussoria a garanzia dei pagamenti da stipulare in tempi strettissimi. "Se passa questo provvedimento sconsiderato saremo costretti il prossimo anno ad aumentare le bollette di quasi il 50 per cento". E a pagarne le conseguenze ancora una volta saranno i cittadini alle prese con "un servizio pessimo e bollette alle stelle". Nel settore dei rifiuti manca per il sindaco di Canicattì programmazione e confronto. "Ci troviamo davanti a decisioni che vengono calate dall'alto - assicura - e si continua a non tenere conto della situazione finanziaria dei Comuni". Dal 2016 a oggi nel centro dell'Agrigentino il costo del conferimento in discarica si è triplicato. "Insieme agli altri sindaci dell'ambito stiamo valutando le azioni da intraprendere per resistere a questa ennesima imposizione sulle nostre teste" dice ancora Di Ventura, che al governatore Nello Musumeci rivolge un invito. "Blocchi questo nefasto provvedimento e coinvolga i Comuni in tutte le scelte che li riguardano".