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Palermo: padre ballerino pestato, mio figlio sotto choc per quegli insulti razzisti

AdnKronos
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Palermo, 1 ago. (AdnKronos) - "Mio figlio è ancora sotto choc per quegli insulti che ha subito durante il pestaggio davanti al pub. La frattura scomposta della mandibola guarirà, almeno spero, seppure con fatica, ma quegli insulti come 'negro di merda, torna al tuo paese' non riesce a dimenticarli. Il suo paese è l'Ittalia". A parlare con l'Adnkronos è Giuseppe Mangiapane, il padre di Davide Mangiapane, il ballerino di 23 anni, di colore, pestato a sangue la sera del 21 luglio davanti a un pub di Lercara Friddi (Palermo). Il ragazzo ha subito la frattura della mandibola ed è stato operato. I due aggressori, tra cui un minore, sono stati denunciati per violenza e lesioni personali, ma senza l'aggravante razziale. "Oggi, per la prima volta, è riuscito a parlare e a dire le prime parole - racconta il padre visibilmente emozionato - E' stato terribile. Mio figlio non ha alcuna colpa. Si trovava davanti al pub, quando quei due energumeni si sono avvicinati e gli hanno fatto cadere a terra il suo cappellino. Lui si è rivolto a loro e ha detto: "Vi spiace raccogliere da terra quello che avete fatto cadere?". E per tutta risposta gli hanno dato un pugno e lo hanno fatto cadere. Da quel momento è iniziato il pestaggio. E ci sono i testimoni che possono confermare tutto". Il padre del ragazzo smentisce anche la ricostruzione secondo la quale il ragazzo aggredito avrebbe fatto apprezzamenti a una ragazza, come raccontato da qualcuno.

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