Milano: prefetto, garantirò sicurezza e ordine per cittadini e imprese
Milano, 30 ott. (AdnKronos) - "E' il mio un impegno di grande onore e grande responsabilità. Lo sarebbe stato anche in altre circostanze, ma oggi è un momento in cui Milano e la Lombardia vivono un momento di crescita, di sviluppo e di guida. E una locomotiva se non ha vagoni e carrozze dietro rischia di finire in deposito. E' un ruolo impegnativo, ma fondamentale per il Paese. E uno che svolge un'attività come la mia, deve saper accompagnare questo percorso". Usa una figura metaforica "forse un po' abusata", ma fortemente simbolica il neo prefetto di Milano, Renato Saccone, per presentarsi ai giornalisti nel suo primo incontro pubblico dal momento del suo insediamento. Stretto in un rigoroso abito grigio, cravatta classica puntaspilli blu, Saccone mette subito in chiaro che per quanto abbia già vissuto sul territorio lombardo, in passato ha già avuto svariati incarichi a Milano e Monza, "è necessario ripartire da zero per poter conoscere la realtà" di questa particolare area del Paese. Nato il 16 novembre 1956 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, laureato in Giurisprudenza, già prefetto di Siena e di Torino, Saccone è stato viceprefetto vicario a Milano e vicecommissario per l'emergenza nomadi in Lombardia: "I tre anni vissuti qui, però, credo che in qualche misura li debba dimenticare", osserva. Del resto "la realtà, in questi anni, è molto cambiata e oggi è profondamente diversa da quella che ho lasciato". Certamente, "restano i problemi di lungo periodo", così come "restano tutti quei contatti, quelle relazioni e anche tutte le amicizie strette". E dunque "per me questo resta un terreno che considero favorevole".