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Corruzione: quattro arresti a Trapani, in manette anche Capo del Genio civile (3)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Altre utilità per il Capo del Genio Civile di Trapani sono consistite nell'avvenuta esecuzione, "ad opera di un imprenditore, di alcuni lavori edili presso una delle sue abitazioni, all'incirca contestualmente a lavori edili che hanno interessato un manufatto condominiale presso cui il Pubblico Ufficiale aveva un'ulteriore abitazione - spiegano gli investigatori - Gli oneri economici dei lavori relativi ai due distinti immobili sopra citati, alla fine, sono stati fatti gravare esclusivamente sull'intero condominio attraverso l'emissione di fatture appositamente gonfiate, con la conseguenza che gli interventi fatti a casa del Pubblico Ufficiale sono stati coperti dalle somme fraudolentemente imputate al condominio in misura maggiore rispetto al costo degli effettivi lavori eseguiti a favore di quest'ultimo". "Il compiacente imprenditore, come contropartita, ha ottenuto due affidamenti diretti presso un manufatto di una Pubblica Amministrazione". Le indagini espletate dalle Fiamme Gialle trapanesi, inoltre, hanno "permesso di accertare ulteriori e diverse condotte illecite poste in essere da tre imprenditori titolari di altrettante aziende di autotrasporti operanti nel Comune di Alcamo, i quali, attraverso l'utilizzo di falsi buoni di prelievo di acqua, hanno provveduto ad effettuare numerosi emungimenti di acqua potabile presso il serbatoio comunale, senza corrispondere la prevista tariffa a detto ente locale. Le attività investigative hanno, poi, evidenziato anche il sistema illegale di emungimento dell'acqua da pozzi privati con la costante destinazione di acqua non potabile al consumo umano (ad esempio, presso un centro dialisi, scuole e bar), situazione di illegalità nella quale tempestivamente è intervenuto il Comune di Alcamo con una specifica regolamentazione delle procedure di attingimento dell'acqua potabile dal serbatoio comunale denominato “Bottino”". Dalle descritte attività di indagini tecniche è stato possibile "disvelare anche un diverso contesto criminale, confluito in un secondo procedimento penale che ha visto coinvolto il Dirigente del III Settore Lavori Pubblici del Comune di Castellammare del Golfo, il quale, ponendo in essere atti contrari ai propri doveri d'ufficio, ha sistematicamente agevolato due noti imprenditori titolari di altrettante società di costruzioni di edifici, estrazione di pietre e coltivazione, attraverso l'assegnazione di appalti pubblici e l'affidamento diretto di lavori pubblici in somma urgenza, in violazione della normativa in materia di Codice degli Appalti e dei Lavori Pubblici". Infatti, le attività di natura tecnica, unitamente alla copiosa documentazione acquisita, "hanno permesso di accertare che gli imprenditori illecitamente agevolati hanno indebitamente ricompensato il Dirigente pubblico attraverso la concessione del godimento gratuito – in favore di quest'ultimo e della moglie - di una porzione di terreno di proprietà di una delle due società riconducibili ai richiamati imprenditori, per consentirvi l'installazione di due campi eolici per la produzione di energia elettrica". Tra le condotte criminose contestate è stato accertato, altresì, che il Dirigente del III Settore Lavori Pubblici ha provveduto ad affidare ai due imprenditori coinvolti l'esecuzione di lavori in somma urgenza, consentendo loro di beneficiare di maggiori introiti attraverso illegittime delibere comunali di varianti in corso d'opera. In diversi altri casi, i medesimi imprenditori hanno ottenuto l'aggiudicazione di appalti pubblici - nonostante l'irregolarità della posizione contributiva che l'avrebbe esclusa - con offerte caratterizzate da forti ribassi, potendo contare per l'appunto sulle varianti in corso d'opera.

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