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Omeopatia, a Firenze convegno Siomi con esperti mondiali

AdnKronos
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Firenze, 15 mar. (AdnKronos Salute) - 'L'omeopatia cambia verso... L'approccio alle malattie croniche oltre l'evidenza'. E' questo il titolo scelto per il VII Convegno triennale della Società italiana di omeopatia e medicina integrata (Siomi), che quest'anno celebra il ventennale dalla sua fondazione, aperto oggi a Firenze e in programma al Gran Hotel Baglioni fino al 17 marzo. Ospiti d'eccezione due esperti internazionali: Jayesh Bellare dell'Indian Institute of Technology di Bombay, che ha dimostrato con i suoi studi l'efficacia delle diluizioni omeopatiche, ed Edward Calabrese dell'University of Massachusetts ad Amherst, massimo esperto mondiale di ormesi, fenomeno da lui ritenuto alla base del meccanismo d'azione dei medicinali omeopatici. "Abbiamo oggi con noi due grandi esperti mondiali - spiega Simonetta Bernardini, presidente Siomi - autori di importanti scoperte scientifiche che vedono la medicina omeopatica come una farmacologia delle microdosi". Bellare, infatti, utilizzando tecniche di diffrazione elettronica e microscopio elettronico a trasmissione "ha trovato molecole di medicinale omeopatico dentro tutte le diluizioni, anche le più alte. Questo significa - sintetizza Bernardini - che l'omeopatia funziona secondo leggi della chimica, e non c'è bisogno di scomodare i quanti di energia o le memorie dell'acqua". Una scoperta ritenuta rivoluzionaria dagli addetti ai lavori, avvalorata anche da altri studi. "L'omeopatia è stata considerata 'acqua fresca' da molti e a lungo tempo - afferma Andrea Dei, professore di Chimica all'universita' di Firenze - senza tenere conto delle evidenze scientifiche che oggi, grazie anche alle moderne tecnologie, hanno dimostrato che tutti i farmaci omeopatici, anche nelle soluzioni ultradiluite, contengono un numero incredibile di particelle di molecole di principio attivo. Queste fanno interagire - secondo gli studi condotti da noi a Firenze all'Istituto di farmacologia - con un substrato biologico dando una risposta, tecnicamente chiamata di tipo ormetico, che è quella prevista dalla legge del simile dell'omeopatia". Ma cosa significa che 'L'omeopatia cambia verso', come recita il titolo del convegno? E qual è il bilancio dei primi 20 anni della Siomi? "Il ventennale della nostra fondazione - afferma la presidente Bernardini - rappresenta un evento importante perché in 20 anni la nostra società ha costruito un ponte con il mondo accademico e con la medicina ortodossa, allo scopo di stabilire una complementarità in medicina. Ovvero affiancare l'omeopatia alla medicina tradizionale per migliorare la cura di molte malattie, pensiamo all'oncologia e al trattamento dei tanti effetti collaterali da chemioterapia, alle allergie, alle malattie croniche in generale". Secondo Bernardini, è "senz'altro un momento di fare un passo indietro e affiancare sempre di più l'omeopatia alle terapie convenzionali, che indubbiamente hanno effetti tossici, in modo da ridurre il carico di medicinali chimici e combattere in questo modo anche le antibioticoresistenze, che oggi rappresentano una vera e propria emergenza, facendo così diminuire la necessità di antibiotici sia nell'uomo che negli animali". Un ventennale, quello Siomi, che celebra anche un traguardo importante, raggiunto lo scorso dicembre: "Siamo stati accreditati dal ministero della Salute come società scientifica abilitata a redigere linee guida", annuncia Bernardini, che conclude: "Andiamo avanti e in una veste rinnovata. E oggi questo convegno sancisce a tutti gli effetti la scientificità dell'omeopatia”.

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