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Rogo Tmb Roma, si indaga per incendio colposo

AdnKronos
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Roma, 25 mar. (Adnkronos) - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine sull'incendio divampato ieri sera al Tmb di Rocca Cencia a Roma. L'ipotesi di reato è incendio colposo. Il pm titolare del fascicolo è Carlo Villani che ieri ha effettuato un primo sopralluogo. A piazzale Clodio continuano intanto le indagini sull'incendio scoppiato lo scorso 11 dicembre al Tmb in cui si ipotizza il reato di disastro colposo. Sulla struttura il pm Villani già aveva un fascicolo aperto in cui si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata. L'incendio ha interessato un capannone di circa 2mila mq. Le fiamme sono state domate, le operazioni dei vigili del fuoco sono proseguite per tutta la notte. IL VERTICE - A quanto apprende l'Adnkronos un vertice si terrà in Campidoglio per stasera alle ore 18 sui rifiuti. Al centro della riunione, che si tiene all'indomani dell'incendio divampato nell'impianto Tmb di Rocca Cencia, le criticità di smaltimento e le problematiche degli impianti Tmb. All'incontro, convocato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, prenderanno parte, oltre al Comune, rappresentanti della Regione e dell'Ama. CERRONI - "L'ho creato io, può immaginare il mio dispiacere" commenta, parlando con l'Adnkronos Manlio Cerroni, ex patron di Malagrotta. Cerroni è amareggiato per quanto accaduto nell'impianto, attualmente di proprietà dell'Ama, che sorge però nel luogo dove nel 1967 lui stesso, attraverso la società Sorain, creò il secondo sito della Capitale. A Rocca Cencia vennero traslate le tecnologie di Ponte Malnome, primo impianto di trattamento industriale dei rifiuti al mondo, che nacque tre anni prima, nel 1964. "Non so che cosa stia succedendo", aggiunge l'ex patron di Malagrotta. RAGGI - "Ieri sera un incendio è divampato all'interno dell'impianto di trattamento dei rifiuti di Rocca Cencia, nella periferia Est della città, dove viene trattato circa un quarto della spazzatura dei tre milioni di abitanti di Roma. Le fiamme sono state domate nella stessa notte grazie all'intervento di un vigilante dell'azienda e dei vigili del fuoco che ringrazio. Probabilmente, parte della struttura non sarà completamente agibile nel brevissimo periodo: stanno ancora verificando i danni". Così in un post su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi. "La magistratura farà le sue indagini che si aggiungono a quelle sull'incendio dello scorso 12 dicembre che ha devastato e reso inutilizzabile l'impianto di trattamento dei rifiuti del Salario. Questi due erano gli unici siti di proprietà dell'azienda municipale di Roma e coprivano il trattamento della metà dei rifiuti della Capitale d'Italia. Attualmente ne restano attivi soltanto altri due che sono di proprietà privata. Questo incendio è un colpo durissimo per Roma e per tutti i romani. Ci rialzeremo anche questa volta e reagiremo. Aspettiamo con fiducia il lavoro della magistratura che ringrazio per essersi attivata immediatamente. Non ho alcun elemento per fare ipotesi ma, se non dovesse trattarsi di un incidente, chi ha colpito così duramente Roma e i romani sappia che noi romani non ci fermeremo e non ci piegheremo". COSTA - "E' un tema che va guardato con attenzione e da comprendere dal punto di vista giudiziario, ma abbiamo forze di polizia estremamente capaci e un'autorità giudiziaria tra le migliori al mondo e sono sereno che si andrà a investigare bene" ha detto il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. "E' un tema sul quale bisogna far lavorare autorità giudiziaria e forze dell'ordine ma che va guardato con attenzione - ha aggiunto Costa - e lo dico da investigatore". "Gli unici due impianti tmb di Roma incendiati in pochi mesi. Situazione preoccupante - twitta il ministro -. Sicuro che la regione e il Sindaco di Roma risolveranno anche questa criticità, ma è chiaro che si fa di tutto per non far funzionare il sistema dei rifiuti. Attendiamo gli esiti delle indagini".

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