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Atalanta-Lazio, scontri tra ultrà e polizia: feriti 2 agenti

Roma

AdnKronos
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Roma, 15 mag. (AdnKronos) - Tensioni tra tifosi della Lazio e la polizia vicino allo stadio Olimpico, poco prima dell'inizio della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio. Il bilancio è di 5 ultrà arrestati, due agenti feriti e tre auto della polizia locale danneggiate, di cui una bruciata.In duecento, per lo più tifosi biancocelesti, si sono radunati da Ponte Milvio diretti in curva nord attaccando il contingente del Reparto mobile sul posto. Al gruppo di tifosi della Lazio, con il volto coperto da cappucci e sciarpe, che ha cercato di sfondare il cordone la polizia ha risposto con una carica di alleggerimento e l'uso degli idranti. Almeno 30 le bombe carta fatte esplodere in strada. Oggetti di ogni tipo, sassi e perfino cartelli della segnaletica stradale, sono stati lanciati contro gli agenti dai tifosi che hanno poi incendiato con una molotov una macchina della Polizia di Roma Capitale che ha preso fuoco causando il ferimento del dirigente del gruppo Cassia e di un funzionario che era con lui.Dei 5 tifosi arrestati, due erano già stati fermati nel pomeriggio perché trovati a bordo di una macchina stracolma di materiale pirotecnico in via Amulio, nei pressi della sede degli Irriducibili. Entrambi, uno dei quali già daspato, devono rispondere di possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. Gli altri tre facevano parte del gruppo che ha cercato di sfondare il cordone della polizia. E' al vaglio la posizione degli altri per verificare le responsabilità nel lancio del materiale incendiario anche grazie alla visione delle immagini acquisite. Il dirigente del gruppo Cassia della Polizia Locale, che ha riportato anche diverse ferite al volto oltre a rimanere intossicato, è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Gemelli, insieme a un funzionario intossicato come lui. "Ringrazio i 20mila donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza della partita Lazio-Atalanta. Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni (con cui hanno dato fuoco a un'auto dei vigili). Questa gente non metterà più piede in uno stadio", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Le città non possono essere messe a ferro e fuoco da gruppi di delinquenti organizzati che con il pretesto di una partita di calcio devastano tutto e aggrediscono gli uomini della polizia, ovvero persone che stanno lavorando per tutti noi", ha scritto in un post su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "Rivolgo pubblicamente -prosegue la sindaca- un ringraziamento a tutti gli agenti della Polizia di Roma Capitale e di tutte le forze dell'ordine impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini e lo svolgimento di un evento sportivo come la finale di Coppa Italia. Oggi uno dei miei agenti ha rischiato la vita per colpa di un gruppo di idioti". "Credo vada fatta una attenta riflessione: le squadre di calcio guadagnano milioni e pagano milioni per gli stipendi dei calciatori. Non è giusto che siano i cittadini e le amministrazioni a farsi carico delle spese per il mantenimento della sicurezza: non si può mettere sotto assedio una città. Abbiamo visto scene raccapriccianti in tutte le città d'Italia. La misura è colma. Servono provvedimenti forti nei confronti di questi barbari", conclude.

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