Migranti: il racconto dell'orrore di una vittima, 'così venivamo torturati in Libia'/Adnkronos (3)
(AdnKronos) - "Egli aveva un aiutante, verosimilmente sudanese, che indossava la casacca dell'Oim e che parlava inglese e arabo - racconta ancora - Tale area era collegata, tramite un portone, a un'altra base militare operativa, in quanto lì vi erano i militari ed anche i carri armati. Tale base era in prossimità del mare e di una raffineria. All'interno potevamo essere circa 500 persone, uomini, donne e circa 15 bambini. Le guardie non erano militari, erano 8 persone". "Senza dubbio, il capo egiziano Mohamed, il quale alleva un gregge proprio accanto alla caserma militare, è il più terribile. Posso dire che durante la mia permanenza all'interno di quella struttura, a causa delle mie rimostranze contro la mia ingiusta detenzione, sono stato più volte picchiato. Ho subito delle vere e proprie torture che mi hanno lasciato delle cicatrici sul mio corpo. Specifico che sono stato frustato tramite fili elettrici. Altre volte preso a bastonate, anche in testa - racconta ancora la vittima - Al mio pestaggio, avvenuto in diverse occasioni, hanno partecipato, il capo egiziano Mohamed, Yassine, un gambiano e il sudanese del quale non so il nome".