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'Ndrangheta: pentito ritratta in aula, 'non ci furono mandanti per omicidi carabinieri' (3)

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AdnKronos
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(AdnKronos) - Dopo il terzo attentato, come spiega Calabrò, l'obiettivo "era stato raggiunto. Le forze dell'ordine nel terzo hanno scoperto che era la stessa arma, è arrivato l'esercito, qui era pieno di posti di blocco, non si poteva più camminare per le strade. A me non mi ha mandato nessuno, non ci sono mandanti, siamo stati noi ragazzi". Poi, Calabrò spiega che "dopo il mio arresto nel '94 ho iniziato a collaborare ma ho detto cose non vere sotto pressione. Alcune dichiarazioni dell'epoca erano sbagliate, una parte non vera era che gli attentati erano dovuti al traffico di armi. Ho messo in mezzo persone innocenti. Ero sotto pressione, avevo paura". Aveva anche scritto una lettera. "Oggi sto dicendo la verità. Non so perché ho scritto quella lettera, è pure fantasia. Oggi dico la verità", ribadisce Calabrò.

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