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Mafia: il giallo del ritorno di Contorno, De Gennaro in Antimafia, 'Avvertimmo la Questura' (2)

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AdnKronos
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(AdnKronos) - "Voglio precisare proprio per quale motivo Palermo - spiega ancora De Gennaro che all'epoca si occupava della gestione dei pentiti- Scegliemmo la questura di residenza ipotetica, di fronte al fatto che il domicilio deve essere segreto, scegliemmo virtualmente la questura di Palermo proprio perché ci fosse un organismo territoriale che fosse a conoscenza della presenza di Contorno. Informammo la questura del rientro di Contorno con una nota (naturalmente classificata data la delicatezza dell'argomento), comunicando tra l'altro quali obblighi gli erano stati notificati e mi sembra che dicemmo anche e sottolineammo che era esente - se non ricordo male - da obblighi di misure di prevenzione. Adesso se sia stato fatto il 19, il 20 o il 21 non me lo ricordo. E' stato comunque fatto nei giorni immediatamente successivi. E' una pratica normale di ufficio, perché non avremmo dovuto farla?". De Gennaro risponde alla domanda di un deputato, Giuseppe Azzaro, che gli chiede: "Dottor De Gennaro, desidero chiederle come mai non avete pensato di avvisare la questura di Palermo della presenza di Contorno in Italia. C'era una ragione speciale per non farlo? Ciò poteva essere utile perché Contorno poteva anche andare a Palermo essendo ormai decaduto il provvedimento di sorveglianza speciale che impediva a Contorno la permanenza in quella città e provincia". E aggiunge: "Poteva essere utile per la questura di Palermo sapere che Contorno era in Italia, che poteva anche andare a Palermo (come poi fece) e svolgere attività che da lontano potevate controllare fino ad un certo punto".

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