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Mafia: Centro Pio La Torre, 'per giovani più forte dello Stato, responsabilità della politica'

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AdnKronos
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Palermo, 23 ott. (Adnkronos) - La crescita del rifiuto nei confronti delle mafie ma anche la percezione di una mafia che continua a essere più forte dello Stato e una responsabilità, in questo senso, della politica. Riparte oggi la 15esima edizione del Progetto educativo antimafia del Centro Pio La Torre di Palermo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle case circondariali di tutta Italia. Novità di quest'anno il protocollo d'intesa col Miur e quello col Dap che ha esteso la partecipazione al progetto anche agli studenti delle scuole carcerarie italiane. Una trentina in tutto quelle che prenderanno parte al progetto, sia direttamente partecipando alle video conferenze, che indirettamente con l'utilizzo del materiale videoregistrato. "Dal Report che facciamo ogni anno - dice all'Adnkronos il presidente del Centro Pio La Torre Vito Lo Monaco - abbiamo osservato nei giovani la crescita e il rifiuto totale della mafia, considerata come un fenomeno da cui tenersi distanti e lontani, ma nello stesso tempo si mantiene alta la percentuale dei ragazzi che considera la mafia più forte dello Stato perché vedono la ripetitività del fenomeno, indicando in questo una grave responsabilità della politica e della classe dirigente del nostro Paese. Il contrasto alle mafie - sottolinea Lo Monaco - è un problema di priorità politica. Gli strumenti giudiziari garantiscono la repressione, la prevenzione può essere garantita dall'impegno della società civile, dall'impegno politico della classe dirigente e dall'economia".

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