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Incidenti: vedova vittima, 'legge su omicidio stradale non basta' (2)

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AdnKronos
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(Adnkronos) - "Io partecipo come relatore, ed insieme ad un Avvocato, ad un Medico e all'Ufficio Educazione Stradale - dice Marina Fontana -e cercheremo di dare un'immagine di ciò che può succedere sulla strada quando non si osservano “le regole”. L‘Ufficio Educazione Stradale relazionerà sugli articoli 186 e 187 del codice della strada (guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcool) e anche sull'importanza di utilizzare i sistemi di sicurezza (cinture di sicurezza, kit viva voce per l'utilizzo del cellulare, e casco)". "Io racconterò cosa significa diventare improvvisamente vittima della strada miracolosamente sopravvissuta ad un incidente mortale e moglie di una vittima della strada deceduta a causa di pochi secondi di irresponsabilità alla guida di un'altra persona, che non ha rispettato le regole del codice della strada, parlerò delle battaglie che ho intrapreso, insieme a tantissimi familiari e associazioni di vittime della strada, affiancando le istituzioni, per una maggiore giustizia per le vittime della strada; di come grazie all'unione fra tutti siamo arrivati a far approvare la legge sull'omicidio stradale, una legge certa per dare vera giustizia, mai vendetta, alle vittime della strada, e anche di quanto sia stato importante per noi lottare per raggiungere il traguardo dell'istituzione di una giornata nazionale in ricordo delle vittime della strada anche in Italia". "Abbiamo il dovere di fare qualcosa per fermare questa strage, e abbiamo il dovere di creare responsabilità in noi, e di pretenderla da parte delle istituzioni che devono tutelare noi e la sicurezza stradale. Stiamo vivendo un momento di recrudescenza di incidenti stradali", conclude la vedova di Roberto Cona. "Si può fare tanto, a zero costi, con cuore e volontà di fare di questa giornata un momento di vero impegno sociale. Infrastrutture, educazione e formazione pene certe e immediate. Il rispetto delle regole passa da una scelta consapevole a beneficio della sicurezza di tutti, ogni volta che l'infrazione di una regola diventa abitudine si rischia di creare emulazione e quindi danni irreparabili. Se non rispetti la regola devi sapere che rischi una vera punizione; servono maggiori controlli e sanzioni e pene adeguate e immediate, soprattutto sui comportamenti più azzardati e pericolosi per terzi".

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