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Maltempo: M5S Veneto, fallimento della politica del cemento e degli affari

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AdnKronos
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Venezia, 25 nov. (Adnkronos) - “Siamo costretti, ogni mattina, a consultare le previsioni meteo per sapere se rischiamo di trovarci con l'acqua alle ginocchia, o con la casa sotto una frana, ovvero di vedere la strada sparire davanti ai nostri occhi. Basta una giornata di pioggia e i nostri fiumi diventano sorvegliati speciali, si allagano intere pianure e dalle montagne scendono torrenti di fango. Così non si può andare avanti. Il Veneto continua a essere la regione più cementificata d'Italia, ostaggio di una politica che non si vuol rendere conto che il territorio non è un tavolo da gioco sul quale scambiare soldi con appalti. C'è così tanto cemento che ne avanza, visto che abbiamo quasi centomila capannoni abbandonati. E invece di demolire, si costruisce ancora”. Questa la denuncia dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel e Erika Baldin, che aggiungono “questo Governo ha appena stanziato 11 miliardi per i lavori di messa in sicurezza, la Regione faccia la propria parte e segua senza se e senza ma la linea dettata dal Ministro Costa. Basta cemento, servono un programma di manutenzione immediata e un nuovo modello di sviluppo”. “Quanti anni di manutenzione del territorio si sarebbero potuti finanziare con i soldi delle Pedemontana? Quanti interventi in laguna, con i miliardi del Mose? – chiedono i consiglieri Pentastellati - Grandi opere che gonfiano a dismisura portafogli, costruite su un territorio che si sbriciola e affonda. Ora basta”. “Qui non si tratta di decrescita felice, ma di crescere di più e meglio – continuano gli esponenti M5S - perché fare impresa su un territorio che poi presenta il conto, inondando i siti in cui sono ubicate le nostre attività produttive, con il rischio di frane, significa lavorare in perdita”. “Vogliamo l'autonomia, ma quella vera – concludono Berti, Brusco, Scarabel e Baldin - quella che ci metta nelle condizioni di non dover più elemosinare dallo Stato, ogni volta che piove, i soldi necessari per mandare avanti le aziende e ricostruire le case”.

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