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Venezia: espulsione e accompagnamento al CPR di Gradisca di un marocchino

AdnKronos
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Venezia, 4 feb.(Adnkronos) - La giornata di ieri è risultata proficua per la Polizia di Stato nell'ambito delle attività di contrasto all'immigrazione clandestina nella provincia di Venezia. Destinatari di provvedimenti espulsivi due cittadini marocchini, un tunisino, e un albanese rintracciati rispettivamente dalle Volanti della Questura, a seguito di intervento su chiamata al 113, nella quale si segnalavano tre soggetti introdottisi nella notte all'interno del mercato ortofrutticolo di Mestre in via Torino, e dalla Polfer di Mestre nell'ambito dei servizi di controllo in zona stazione. Accompagnamento al CPR di Gradisca D'Isonzo (GO) disposto d'ordine del Questore di Venezia per il primo espulso, un cittadino marocchino di 34 anni. Il marocchino, in passato titolare di permesso di soggiorno per lavoro subordinato ed emigrato dalla Provincia di Como, dal 2014 gravita nella zona mestrina ed ha collezionato da allora svariate segnalazioni di reato per stupefacenti, violazione di domicilio e lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, condotte che gli avevano già causato un avviso orale del Questore. Nel 2017 era stato arrestato dal Commissariato di Mestre per atti persecutori ai danni della ex compagna, cittadina italiana, e del figlio di lei, di 6 anni. Dopo la decisione della donna di chiudere la loro relazione, infatti, il marocchino aveva iniziato a minacciare la donna e, in una escalation di violenza, ad aggredirla verbalmente e fisicamente, al punto da costringerla a lasciare la propria abitazione per rifugiarsi da un'amica. Nel dicembre del 2018, addirittura lui stesso aveva chiamato il 113 minacciando la Sala Operativa Questura di voler raggiungere la ex compagna per ucciderla; tempestivo l'intervento della pattuglia del Commissariato che ha bloccato in tempo l'uomo prima che potesse realizzare i suoi intenti omicidi e lo ha arrestato. Il Gip in occasione della convalida dell'arresto, ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora dalla Provincia di Venezia.

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