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Capodanno: caccia a 'Don Rafe'' e 'Pipita', boom sequestri 'botti' in Campania

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Napoli, 29 dic. - (Adnkronos) - Sono i giorni più difficili sul fronte della lotta ai botti illegali, quelli nei quali fioccano controlli, sequestri e denunce da parte delle forze dell'ordine e appelli da parte delle istituzioni. A ridosso della notte di San Silvestro, superata la sbornia del Natale, si intensifica l'azione di Carabinieri e Polizia in Campania per "evitare la conta dei feriti dell'1 gennaio", per usare le parole del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha lanciato un appello alla popolazione per disincentivare l'acquisto di fuochi proibiti. Nonostante sia drasticamente diminuito negli ultimi anni l'uso di botti illegali e pericolosi, resta comunque alta la soglia di attenzione sulla vendita abusiva nelle ore che precedono il Capodanno. E resiste, rinnovandosi anche quest'anno, l'usanza di dare nomi accattivanti e al passo con i tempi ai botti più diffusi e dall'altissima pericolosità. Quest'anno tocca a Rafael Benitez e Gonzalo Higuain, allenatore e attaccante del Napoli arrivati entrambi la scorsa estate all'ombra del Vesuvio, 'battezzare' quella che un tempo fu soprannominata la 'bomba Maradona' e che oggi viene venduta con il nome di 'Don Rafè' e 'Pipita', soprannome del calciatore argentino. Un concentrato di esplosivo in grado di far saltare in aria una casa o di fare un buco nel terreno. Contro la diffusione di questo come di altri ordigni, le forze dell'ordine sono al lavoro giungendo già a risultati importanti, come il sequestro avvenuto a Melito (Napoli) il 3 dicembre quando i Carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato un uomo di 56 anni per possesso di circa 800 chili di botti illegali e polveri esplosive in un garage all'interno di uno stabile, con i condomini ignari del pericolo che correvano. E ancora, sempre nel Napoletano, sono stati sequestrati a Ercolano 32 kg di botti illegali custoditi da un 36enne incensurato. (segue)

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