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Foibe: a Napoli il Comune ricorda vittime e l'esodo giuliano-dalmata

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Napoli, 9 feb. - (Adnkronos) - Una pagina di storia italiana che ha segnato l'esistenza di milioni di persone, tra prima e seconda generazione, ma che ha anche scritto una pagina della storia di Napoli e dei suoi abitanti, che confermarono per l'ennesima volta la solidarietà di una città aperta all'accoglienza. E' proprio partendo da questa consapevolezza che il Comune di Napoli celebrerà la Giornata del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata; furono in tanti infatti ad arrivare da Fiume, Pola, Zara, Spalato, a Napoli, dove fu inizialmente allestito un campo profughi nel bosco di Capodimonte. Con il passare degli anni i profughi si sono integrati nella comunità contribuendo alla vita della città, in prima persona e con gli immigrati di seconda generazione, che di Istria e Dalmazia portano il ricordo nei racconti familiari e talvolta nel cognome. E' il caso di Diego Lazzarich, storico, docente della Seconda Università di Napoli, che terrà una lezione alle scolaresche nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, a chiusura della celebrazione che avrà inizio alle 11.30 di lunedì 10 febbraio, 'Giornata del ricordo'. L'obiettivo, spiega il professor Lazzarich all'Adnkronos, è "aiutare in primo luogo i ragazzi a ricostruire gli eventi collocandoli nel contesto geopolitico e storico, raccontando la storia con la 's' maiuscola, per spiegare poi come, chiusa la parte manualistica, si aprano centinaia di migliaia di 'storie' di persone che hanno visto la propria esistenza segnata in modo profondo. Come nel caso della mia famiglia, che lasciò Fiume portando con sè pochissime cose per trovarsi in un campo profughi a Napoli". (segue)

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