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'Ndrangheta: gip, 'pactum sceleris' tra Bellocco e giudice per scarcerazioni facili

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Reggio Calabria, 14 feb. (Adnkronos) - Un vero e proprio "pactum sceleris", ordito dal boss Rocco Bellocco ed eseguito dal figlio Domenico Bellocco, da Rocco Gaetano Gallo, Giuseppe Gallo e da Gaetano Gallo, si sarebbe concretizzato tra la potente famiglia di Rosarno e il magistrato Giancarlo Giusti. Tutti sono stati arrestati questa mattina dalla squadra mobile in un'indagine della Direzione distrettuale antimafia. In manette anche Domenico Puntoriero, che avrebbe assunto il ruolo di mediatore. Sarebbe stato proprio lui ad essere avvicinato dai Gallo per siglare un patto corruttivo, mentre Domenico Bellocco avrebbe consegnato a lui la somma di 40mila euro, ovvero un terzo del prezzo della corruzione che sarebbe servita a fare scarcerare i Bellocco. Nel 2009 le "scarcerazioni facili" disposte dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria nei confronti della famiglia di 'ndrangheta avevano suscitato un forte clamore mediatico. La Dda fece ricorso in Cassazione e nei primi mesi del 2012 molti indagati rimessi in libertà sono stati nuovamente arrestati. Uno di essi dopo un periodo di latitanza. Il ruolo centrale assunto nella vicenda corruttiva da Domenico Puntoriero (cugino dei Bellocco) e dal giudice Giancarlo Giusti è rivelato dal "chiaro ed esplicito tenore" delle conversazioni intercettate e dalla "indiscussa, amicale e affaristica frequentazione tra i due", rilevano gli investigatori.

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