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Crisi: presidente Cdc Padova, escalation suicidi non degna di paese come il nostro (3)

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(Adnkronos) - "Ripeto: quest'escalation di dolore imprenditoriale e sociale deve finire, soprattutto qui in provincia di Padova e nel Nordest dove rispetto ad altre regioni italiane il senso del dovere lavorativo e imprenditoriale si sente di più e viene vissuto emotivamente in maniera più forte- sottolinea Zilio - Sollecitiamo per questo il sistema bancario locale a prestare più attenzione alle esigenze delle nostre imprese e alle grida di disperazione degli imprenditori-clienti, aprendo maggiormente e con più rapidità i rubinetti del credito. Ed esortiamo la politica nazionale e il futuro nuovo Governo ad accelerare per attuare le tanto necessarie ed urgenti Riforme". "Bisogna dare risposte rapide e fare azioni concrete per far ripartire l'economia, altrimenti le vite spezzate di Zampieri e Zanardi non saranno le ultime che dovremo archiviare - avverte - Banche e politica devono avere come priorità la salvaguardia del mondo delle imprese perché in gioco, oltre ai poveri imprenditori, ci sono decine di migliaia di posti di lavoro e le famiglie, quotidianamente alle prese con debiti, mutui, affitti e la responsabilità di far crescere i figli in modo sano e onesto". Il numero uno dell'ente camerale lancia infine un messaggio di speranza e fiducia a tutti gli imprenditori padovani: "Il Dna imprenditoriale del nostro territorio e del Nordest in generale non riesce ad imbrogliare, per questo molti imprenditori soffocati dal fisco e dalla mancata riscossione di crediti vantati si sentono alla fine avvolti da un senso insopportabile e devastante di impotenza. Ma invito chi si trova in queste condizioni a non fare mai gesti estremi, a non isolarsi, ed a rivolgersi alle istituzioni e alle associazioni di categoria che hanno strumenti e risposte da dare. Perché solo restando uniti e parlando si possono trovare le giuste vie per uscire".

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