Parma, 16 gen. - (Adnkronos) - Nessuna informazione di garanzia e' giunta al presidente di Parmacotto Marco Rosi, citato oggi dalla Procura di Parma come una delle persone coinvolte nell'inchiesta 'Public Money' che ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'ex sindaco Pietro Vignali. "Parmacotto ritiene, ancor di piu' in presenza della situazione economica che stiamo vivendo - si legge in un comunicato dell'aziEnda - che l'enfasi data alla notizia da parte del procuratore della Repubblica del coinvolgimento del suo presidente in ipotesi criminose, non preceduta peraltro dall'invio di alcuna informazione di garanzia, sia oltremodo lesiva dell'immagine della sua persona e della societa' stessa". In merito a quanto dichiarato dal Procuratore della Repubblica di Parma circa un coinvolgimento di Marco Rosi in fatti aventi penale rilievo, la societa' precisa la sua versione dell'accaduto. "Attraverso una societa' del proprio gruppo, Parmacotto e' proprietaria di un ristorante-salumeria nel centro storico di Parma. Nel 2009 tale societa' ha fatto richiesta per ottenere l'autorizzazione al montaggio di un dehor. La legittimita' dell'atto autorizzativo - fa sapere l'azienda - e' stata riconosciuta anche in sede giudiziale" Per il resto, nel'ambito dell'iter amministrativo "sono intercorsi normali e fisiologici rapporti e contatti con il Comune". "L'allora sindaco Pietro Vignali, e' stato effettivamente ospite del presidente della societa', nella notte del 21 agosto 2010 presso un albergo di Forte dei Marmi" rimarca ancora l'azienda, chiarendo Rosi gli "ha offerto il pernottamento stante i rapporti di amicizia". "E' pertanto - conclude Parmacotto - del tutto arbitrario ipotizzare qualsiasi correlazione tra i due eventi".