Palermo, 17 gen.- (Adnkronos) - "Nutro grande stima, affetto e riconoscenza per l'impegno e la passione profusi in questi anni da Salvatore Borsellino nella lotta per la verita' sulle stagioni piu' buie della nostra storia. Conoscendolo, capisco anche il suo disappunto per il fatto che la lista civica che abbiamo organizzato contiene anche, al suo interno, esponenti di punta di partito, ma Salvatore deve sapere che noi non siamo antipolitica. Noi crediamo nella possibilita' di mettere insieme le energie migliori della societa' civile e della buona politica". Con una nota Antonio Ingroia, candidato leader per Rivoluzione civile, risponde al messaggio postato su Facebook da Salvatore Borsellino. "Quegli stessi partiti che hanno combattuto dentro e fuori il Parlamento la battaglia per la verita' sulla trattativa Stato-mafia e sulla stagione delle stragi. Da Antonio Di Pietro, che si e' sempre speso per la difesa dell'indipendenza della Procura di Palermo, al centro di un incredibile attacco per impedire l'accertamento della verita', a Rifondazione Comunista, che si e' costituita parte civile nel processo sulla trattativa in corso a Palermo - scrive - E ancora, da Oliviero Diliberto, fra i pochissimi politici a difendere me e il pool da me coordinato fino alle battaglie dei Verdi contro l'eco mafia. La Rivoluzione civile e' questa: saper combinare societa' civile e politica. Chiedo a Salvatore Borsellino di avere pazienza, verificando che i nomi inseriti nelle nostre liste certamente non sono stati scelti in base alla notorieta' e alla visibilita' mediatica, ma selezionati in base a storie lunghe e dolenti di impegno civile, spesso segnate da tragedie come quella di Salvatore". "Un solo nome per tutti, Franco La Torre. Chiedo a Salvatore quindi di rispettare questi nomi e questi nostri candidati. Non meritano di essere considerati scelti "in base alle contrattazioni di vecchio stampo tra i partiti componenti la lista - dice - Sarebbe ingeneroso da parte sua. Conosco e apprezzo i giovani da lui segnalatimi, eleggibili, ai quali avevo proposto l'inserimento in posizione eleggibile proprio in Sicilia, in base al meccanismo delle candidature plurime in piu' regioni imposto dalla cattiva legge del Porcellum. Avrebbero avuto ottime possibilita' di essere eletti in Sicilia, portatori di quello stesso impegno che da sempre dimostra Salvatore Borsellino. Saverio Lodato ha portato avanti per anni l'impegno antimafia nel mondo dell'informazione e continua a farlo. Perfettamente in linea con l'intransigenza di Salvatore. Lodato ha accettato lo stesso posto in lista di quei ragazzi che hanno rifiutato, e percio' lo ringrazio".