Reggio Emilia, 24 mar. - (Adnkronos) - Assunta da un'agiata famiglia reggiana per svolgere lavori domestici, ha "ripulito", e' proprio il caso di dirlo, l'abitazione del suo datore di lavoro. Secondo la ricostruzione investigativa dei Carabinieri di Castellarano, dall'ottobre del 2010 al maggio del 2012, l'infedele colf, una 70enne modenese, si sarebbe appropriata, di volta in volta, di beni e valori nonche' di tutta la dote ricevuta in eredita' dai due coniugi per un valore complessivo di oltre 15.000 euro. Inizialmente un bel rompicapo per gli stessi derubati tanto che in principio riconducevano gli ammanchi a loro distrazioni. La colf, che aveva referenze di persone fidate, era al di sopra di ogni sospetto e godeva la massima fiducia dei due coniugi tanto che quando partivano in ferie gli affidavano le chiavi di casa. Alcuni rincari di bollette poi ricondotte all'uso smodato del telefono da parte della colf che lo utilizzava in loro assenza ha fatto scricchiolare la fiducia che dopo oltre due anni ha visto i due coniugi interrompere ogni rapporto di lavoro con l'infedele dipendente. (segue)