Roma, 4 mag. - (Adnkronos) - "Non si riesce a comprendere la disparita' di trattamento fra i Poliziotti e gli altri cittadini, e le opposte decisioni di diversi Tribunali. E quasi nessuno spende una sola parola in proposito". E' la denuncia di Franco Maccari, segretario generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, che torna ad annunciare la manifestazione indetta per martedi' 7 maggio a Roma, davanti al Ministero della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura, per segnalare ancora una volta la disparita' nell'applicazione delle previsioni di legge ai poliziotti, prendendo spunto dalla vicenda che ha coinvolto quattro colleghi condannati per eccesso colposo a seguito del decesso di Federico Aldrovandi. "Ci si potrebbe discutere all'infinito, anche se in realta' la cosa non pare importare quasi a nessuno, ma non si puo' in alcun modo capire perche' la legge non valga allo stesso modo per tutti, e perche' venga applicata in maniera addirittura opposta da diversi Tribunali italiani - sottolinea Maccari - La cosa e' provata in maniera insuperabile dalla vicenda che ha coinvolto quattro poliziotti italiani, condannati tutti per la medesima contestazione di eccesso colposo, alla medesima pena che, per quanto residua dopo l'indulto, e' di sei mesi, ma che si trovano due in cella - nonostante quanto stabilito nella legge svuota carceri - e due ai domiciliari. Per il segretario del Coisp "le riflessioni e i dubbi che nascono da tutto cio' sono grandi, enormi, considerato che riguardano a ben vedere le vite professionali di migliaia e migliaia di poliziotti italiani, ed il silenzio che regna in proposito e' invece tale da lasciare sconcertati, e noi quindi non possiamo che portare tutto il nostro accorato bisogno di fare chiarezza e di stabilire punti fermi alle massime autorita' che in proposito si possono pronunciare: il ministero della Giustizia ed il Consiglio superiore della magistratura". A entrambi il Coisp ha esposto in una lettera le ragioni della manifestazione. (segue)




