Bari, 11 apr. (Adnkronos) - Il gip del Tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, ha disposto che il pm esegua ulteriori indagini sulle patologie di asbestosi e i conseguenti decessi di alcuni ex lavoratori dello stabilimento Bridgestone di Modugno. La Procura aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, ma i parenti delle vittime si erano opposti. Romanazzi ha anche ordinato che si stabilisca la sussistenza del nesso di causalita' tra la mancata adozione da parte del datore di lavoro di idonee misure di protezione e i decessi dovuti all'amianto. Nell'inchiesta sono indagati per omicidio colposo e lesioni personali colpose e per violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, Antonio Mazzei responsabile della sicurezza e Raoul Bernardo Bluhn direttore generale della Bridgestone Italia Spa ex Firestone Brema. Il giudice ha disposto 180 giorni di indagini suppletive. L'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, difensore di parte civile insieme con la collega Emanuela Sborgia, esprime "soddisfazione per tutte le vittime" e si riserva la facolta' "di chiamare la Bridgestone come responsabile civile per la condotta dei suoi dirigenti e sta valutando la possibilita' di chiedere il sequestro conservativo della fabbrica, finalizzato a mantenere la garanzia dei crediti delle vittime, che non vuol dire bloccarne l'attivita' produttiva, giustificata dalla decisione della multinazionale di voler lasciare il sito di Bari-Modugno". Alla luce del provvedimento del gip Romanazzi, "la Bridgestone - ha dichiarato Bonanni - non si puo' divincolare dallo stabilimento e deve chiarire le sue posizioni. La pendenza di indagini giudiziarie per la morte di diversi lavoratori impedisce all'azienda giapponese di divincolarsi dal sito produttivo".