Torino: pusher riattivavano sim arrestati per non perdere clienti, 16 arresti

domenica 16 settembre 2012
Torino: pusher riattivavano sim arrestati per non perdere clienti, 16 arresti
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Torino, 12 set. (Adnkronos) - Riutilizzavano i numeri di telefono degli spacciatori arrestati e sequestrati dai carabinieri riattivandoli su nuove sim per evitare un disagio ai loro acquirenti e non perdere il 'portafoglio clienti'. E' quanto accertato dai carabinieri della Compagnia Oltredora di Torino che in un anno di indagini hanno arrestato sedici spacciatori centroafricani clandestini, pregiudicati e disoccupati. Secondo gli investigatori il gruppo aveva messo in piedi un vero e proprio servizio One To One tra spacciatori e clienti. L'indagine era partita nell'agosto del 2011 dopo l'arresto di un senegalese risultato poi parte di una piu' ampia rete di spacciatori centroafricani. Secondo quanto ricostruito dai militari il gruppo gestiva una porzione rilevante del traffico di sostanze stupefacenti (tra i 100 ed i 150 clienti) nell'area del quartiere Barriera Milano, attraverso una struttura piramidale con al vertice un nigeriano di 38 anni, incensurato, che riforniva il mercato torinese. Dalle indagini e' emerso che l'uomo non consegnava personalmente la droga ai clienti ma lo faceva attraverso dei 'galoppini' che i clienti, tutti italiani, contattavano telefonicamente. Da quanto accertato pero' dopo pochi giorni dall'arresto di un pusher, con il relativo sequestro del cellulare, il numero di telefono veniva riattivato da altre persone dell'organizzazione in modo da non perdere i clienti. L'operazione dei carabinieri ha portato al sequestro di circa 4 kg di droga pura, tra cocaina ed eroina, e 80mila euro di denaro in contanti sottraendo dal mercato torinese, secondo una stima degli investigatori, circa 16 mila dosi di droga, per un valore di circa 500mila euro.