Mostre: a Palazzo Reale torna il Segantini pittore di frontiera
Milano, 17 set. (Adnkronos) - "Tutti vogliono Segantini: gli austriaci, gli svizzeri e gli italiani. Adesso tocca a Milano". Così Diana Segantini, curatrice insieme a Annie-Paule Quinsac della mostra dedicata al famoso pittore italiano, parla del "ritorno a Milano" del suo prozio. Da domani al 18 gennaio 2015 a Palazzo Reale verranno esposte oltre 120 opere dell'artista in quella che è stata definita la più grande retrospettiva a lui dedicata in Italia. Alla realizzazione hanno collaborato il Comune di Milano, Palazzo Reale, Skira editore e la Fondazione Antonio Mazzotta. "Ritorno a Milano - precisa Quinsac - è un titolo che non solo è stato scelto per sottolineare l'oblio in cui è caduto il suo lavoro a causa dell'isolamento culturale dell'Italia fascista, ma anche perché Milano è centrale nell'opera di Segantini". L'artista ha vissuto per 17 anni nel capoluogo lombardo e qui si è formato frequentando l'Accademia di Brera. "Milano è rimasto il suo centro culturale, - continua la curatrice - l'Italia è stata la sua patria intellettuale, mentre la Svizzera è stata la patria dell'anima". Segantini ha infatti trascorso tanti anni della sua vita in Engadina e dalle montagne della Svizzera ha tratto ispirazione per le sue opere. La realizzazione della mostra è stata possibile attraverso una campagna prestiti senza precedenti: sono circa 80 i musei e i collezionisti privati che hanno concesso le loro opere che verranno esposte in un percorso tematico di 1500 metri quadrati. "Abbiamo inseguito Segantini per quattro anni - spiega il direttore di Palazzo reale Domenico Piraina - sapevamo che il percorso sarebbe stato accidentato perché ottenere i prestiti è difficile visto che molte delle opere sono fragili ma ce l'abbiamo fatta". (segue)