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Arte: Trieste, Kounellis allestisce Salone degli Incanti per celebrare uomo e mare (2)

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(Adnkronos) - Un vecchio banco del pesce in pietra, inequivocabile emblema della storia del luogo, e' l'elemento scelto per costituire l'ossatura dell'intera opera. Il gruppo dei vecchi banchi, 19 in tutto, sara' disposto in successione lungo la navata centrale, come vertebre di una lunghissima spina dorsale a fungere da solidi sostegni di un enorme organismo, di un costrutto anatomico composto da relitti di vecchie imbarcazioni in legno, recuperate presso i cantieri navali cittadini. A contrastare questo svolgimento orizzontale, a partire dall'ingresso e seguendo l'andamento della linea di fuga prospettica centrale, saranno disposte numerose pietre di dimensioni diverse calate dall'alto a mezz'aria, annodate a funi che dagli occhielli che decorano le arcate del soffitto raggiungeranno l'altezza dei relitti. Una pioggia di lacrime pesanti che incombe sullo scenario sottostante. A completamento di questa scena l'artista ricorre ad un ulteriore elemento, distintivo anch'esso del suo linguaggio immaginativo: la sedia. Kounellis allinea nelle due navate laterali dell'Ex-Pescheria, rivolte verso quella centrale, un gran numero di sedie tradizionali in legno, quasi si trattasse di una platea. Ogni sedia sara' poi sommariamente coperta da un tessuto nero, tragico emblema di un lutto irreversibile, rendendo lo spazio dell'opera ancora piu' drammatico e piu' evidente il senso di questa azione. Gia' recentemente, nel 2012, l'artista aveva realizzato al Mima di Middlesbrough, un'analoga teoria di sedie ma a Trieste l'immagine sara' proposta con dimensioni sensibilmente piu' ampie, integrata all'interno di un'opera ancor piu' complessa, rafforzando cosi' l'intensita' dei suoi significati. In occasione della mostra verra' pubblicato un libro edito da Skira, in italiano, inglese e tedesco, con testi di Davide Sarchioni, Bruno Cora' e Rudi Fuchs, distribuito nei bookshop dei principali Musei e nelle librerie nazionali ed internazionali.

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