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Addio bei tenebrosi, ecco i detective improbabili

Grafologhe, pensionati, cameriere, tatuatrici, librai: addio Sherlock  Holmes, ora spopolano gli investigatori improvvisati
di Francesco Musolino lunedì 24 novembre 2025

4' di lettura

C'erano una volta Auguste Dupin e Sherlock Holmes. E poi, il capitano Bellodi di Sciascia, i poliziotti di Ed McBain, il detective Philip Marlowe e la flemma del commissario Maigret di Simenon. Figure scolpite nella memoria dei lettori, con codici d’onore, regole di ingaggio e casi da risolvere, fra plot twist e colpi di scena al cardiopalma. Ma ultimamente, direttamente dagli States, scala le classifiche un sottogenere che rinuncia al fattore ansiogeno dei serial killer, preferendogli un taglio svagato. È il giallo cosy (o “cozy mistery” per dirlo all’americana), una lettura-comfort che si è imposta con decisione al tempo della pandemia e resta tuttora sulla cresta dell’onda, chiamando in causa ambientazioni particolari e detective improbabili o decisamente sui generis, fidelizzando il pubblico soprattutto con il sorriso. Almeno una volta, tutti noi abbiamo sognato di vestire i panni di James Bond ma un’insegnante o un libraio che - aiutato dal casorisolve un’indagine è qualcuno in cui possiamo davvero riconoscerci. E forse, è proprio questa normalità a rendere irresistibile il cosy.

A livello internazionale, il nome più noto è quello di Richard Osman con The Thursday Murders Club, la serie che ha conquistato milioni di lettori, sbarcata anche su Netflix. Anche nel nuovo libro- La fortuna impossibile (SEM) – ritroviamo il suo quartetto di pensionati da una RSA di lusso: un’ex spia inflessibile, un’infermiera dal passato burrascoso, un sindacalista cocciuto e una donna d’affari che maneggia informazioni come fossero armi di precisione. L’età è solo anagrafica e un’avventura dopo l’altra, fra acciacchi e battibecchi, l’alchimia funziona eccome. Dopo il successo di Delitti all’ora del vespro, con Assassinio sotto il vischio (Einaudi) il reverendo Richard Coles ci porta subito in clima natalizio: riecco il pittoresco villaggio di St Mary Champton, il reverendo anglicano Daniel Clement e soprattutto, i suoi due bassotti che, noncuranti di tutto, zampettano nelle pozze di sangue fra vecchiette scorbutiche e fedeli inviperiti.

IRONIA E INTELLIGENZA
E che dire di Molly Gray? La giovane cameriera nata dalla penna di Nita Prose, protagonista de La cameriera e Il portafortuna (La nave di Teseo) che tra i corridoi di un hotel a cinque stelle scopre un cadavere e suo malgrado, accumula indizi con una spiazzante innocenza? Infine, un altro campione di vendite: lo stand-up comedian Benjamin Stevenson che strizza l’occhio alle trame di Agatha Christie con - Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno e Tutti su questo treno sono sospetti (Feltrinelli)- mescolando crimini, veleni e pettegolezzi sui parenti serpenti. Come non dargli ragione?

Anche l’Italia ha i suoi assi nel giallo cosy. In pole position, con un tono deliziosamente british, c’è Alessia Gazzola che ha colto tutte le atmosfere del genere. Il nuovo episodio, Miss Bee e il giardino avvelenato (dal 28 novembre per Longanesi), racconta una comunità piena di segreti, fra crimini, atmosfere glamour e tante tazze di tè, dimostrando come intrigo e leggerezza possano convivere nella stessa pagina, con stile. Campione di vendite con La libreria dei gatti neri e Se i gatti potessero parlare (Marsilio), Piergiorgio Pulixi ha creato Marzio Montecristo, un libraio scorbutico che indaga, suo malgrado, con l’aiuto dei suoi due gatti Miss Marple e Poirot: presenze feline che osservano tutto con superiorità, guidando le indagini fra contrattempi e tenerezze. 

E il filone animalier trionfa anche nella serie di Sarah Savioli fra segugi detective e pappagallini inseparabili e la detective Anna Melissari, che a causa di un incidente è in grado di parlare con gli animali, creando cortocircuiti imprevedibili. A caccia di novità, spazio a Nunzia Scalzo e la sua Bea Navarra, una grafologa forense intuitiva, cocciuta e fuori dagli schemi, protagonista de La regola dell’ortica (Feltrinelli) cui toccherà risolvere il caso di un presunto suicidio indagando con la sua arte, fra svolazzi e scarabocchi indecifrabili per occhi inesperti. E, ancora, il 25 novembre torna in libreria anche Chiara Moscardelli, firma rosa-crime di successo, con Comprensorio Rossolago (Einaudi), dando vita alle avventure tragicomiche di Olga Bellomo: sentimentalmente disastrosa, socialmente imbarazzante e fisicamente imbattibile, scopriremo che questa tatuatrice, suo malgrado, ha un gran talento per le indagini e si troverà alle prese con uno spietato killer. Con buona pace di chi ama i thriller psicologici, i noir sociali e impazzisce per i serial killer sempre più contorti e splatter, sugli scaffali trionfa il giallo che addomestica il crimine con un tono accogliente e un mix di ironia e intelligenza, sostituendo l’adrenalina con piccoli segreti e personaggi eccentrici cui si fa presto a volere bene. Seguendo la ricetta evergreen di Miss Marple e della Signora in giallo, Jessica Fletcher, il delitto resta sempre protagonista ma cambia drasticamente la prospettiva. Perché, a volte, ne uccide più un sorriso che il revolver.

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giallo
letteratura

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