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Turismo: Ciset-Bankitalia, oltre 33 mld spesi da stranieri in Italia nel 2013 (3)

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(Adnkronos) - Esaminando la dinamica dei flussi outgoing, le spese dei viaggiatori italiani all'estero (in totale 20.309 milioni di euro) sono diminuite (-1,0% rispetto all'anno precedente), in corrispondenza con il perdurare della fase di contrazione del reddito nel nostro paese. Tra i principali paesi di destinazione degli italiani si evidenziano variazioni positive solo per Russia (+10,3%), Cina (+6,2%), Olanda (+3,9%) e Austria (+3,1%). In calo, invece, Spagna (-10,8%), Germania (-8,3%), Francia (-6,0%) e Stati Uniti (-4,8%). Con riferimento all'economia turistica, i dati presentati da Mara Manente del Ciset mostrano una buona tenuta del turismo internazionale che si è tradotta in circa 35 miliardi di valore aggiunto (comprendendo sia effetti indiretti che indotti). L'incremento di ricchezza prodotta è pari a circa il +1,9% reale, contro una contrazione del Pil italiano del -1,9%. La componente internazionale conferma il suo ruolo di traino del settore e dell'intera economia nazionale, mostrando peraltro una dinamica decisamente migliore rispetto a quella dell'export complessivo, rimasto sostanzialmente stabile (-0,1%), grazie alle performance sui mercati esteri del comparto agro-alimentare e della moda. Focalizzando l'attenzione sull'economia turistica regionale, la ricchezza generata dal turismo rimane polarizzata nelle prime 5 regioni turistiche (Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna) - che aumentano la loro quota, concentrando il 68% della spesa dei turisti internazionali ed il 63,5% del valore aggiunto turistico. Stabile, intorno al 13%, la quota di spesa registrata nel Mezzogiorno, mentre scende sotto il 17% la ricchezza prodotta dal turismo nelle regioni del Sud. A questi risultati corrispondono performance territoriali differenziate, ma con alcuni tratti comuni. Favorite risultano le regioni competitive sul prodotto culturale tradizionale e di paesaggio/enogastronomia, con portafogli differenziati e/o con maggiore differenziazione per tematismi legati al green, allo sport e all'enogastronomia.(segue)

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