Venezia: canoni d'affitto alle stelle, spariscono i negozi storici
Venezia, 25 set. (Adnkronos) - Le grandi griffe spingono in alto i canoni di locazione e cambiano i connotati al commercio in centro storico. La presenza di brand internazionali ha inciso profondamente sul mercato immobiliare della città decretando la chiusura di molti negozi multimarca situati fuori dai percorsi delle Higt Street. Un fenomeno che, unito alla crisi, ha determinato anche un'estensione geografica delle strade del lusso. La denuncia arriva dalla Confcommercio del Veneto. Venezia, assieme a Roma, Milano e Firenze, è la città in cui, in un clima di crisi generale, le Higt Street continuano a fare affari, e che - assieme a Milano e alla capitale - vanta il primato degli affitti più alti: fino a 600mila euro all'anno per un negozio di 100 metri quadri nelle vie del lusso del centro storico lagunare, spiega Confcommercio. Il graduale abbandono delle calli a ridosso del centro da parte dei negozi storici ha lasciato spazio ai grandi brand, consentendo al lusso di espandersi anche oltre i confini tradizionali e ora nuove Higt Street si affacciano al mercato: sono quelle di Calle Vallaresso e della Frezzeria, con canoni d'affitto tra i 2500 e i 6mila euro a metro quadro all'anno. Il che significa che per un negozio di 100 metri quadri in queste zone l'affitto annuo varia fra i 250mila e i 600mila euro. "Cifre proibitive per i negozi storici di Venezia che un tempo popolavano le calli a ridosso del cuore della città, addirittura più alte di quelle in vigore in piazza San Marco (dai 250mila ai 400mila euro all'anno per un negozio di 100 metri quadri) e alle Mercerie (dai 150mila ai 360mila euro all'anno)", commenta il presidente della Federazione Moda Italia del Veneto Giannino Gabriel.(segue)