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Giuseppe Cardinale, l'uomo che ha fatto ricorso contro la riforma Fornero

Lucia Esposito
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Non se lo aspettava che, come dice lui stesso. "avrebbe fatto scoppiare l'atomica". Giuseppe Cardinale, 70 anni, ex manager della Standa, palermitano, è il primo che si è presentato in Tribunale e ha sollevato la  questione di illegittimità costituzionale della riforma Fornero ottenendo la bocciatura della norma del 2011 sul blocco della perequazione degli assegni oltre tre volte il minimo. Una sentenza che interessa 5 milioni di pensionati e che ha aperto un buco di 14 miliardi (netti) nei conti pubblici.  Intervistato dal Corriere della Sera ha detto: "Sono in pensione dal '99 e prendo circa 1.600 euro al mese. Dal 1971 ho lavorato alla Standa, fin da quando non era ancora di Berlusconi, e sono diventato direttore di filiale. Nel '99 sono andato in mobilità con un bonus per due anni e mezzo fino alla pensione Inps dal 2001 riscattando anche gli anni di giurisprudenza".  La causa - Quella di Cardinale è una causa-pilota, l'ha presentata con l'aiuto di due sindacati dei dirigenti  Federmanager e Manager Italia. "Mi hanno chiamato da Manager Italia, il mio sindacato e abbiamo parlato di questa possibilità. All' inizio non avevo chiaro se c' era fondamento giuridico.  Poi ho capito che poteva essere non del tutto campata in aria e ho detto "perché no?". Il ricorso risale a maggio 2013, il presidente della sezione lavoro del tribunale di Palermo, Antonio Ardito, è stato il più veloce nel decidere sull'eccezione di incostituzionalità a novembre 2013. E ora potrebbe per primo far valere la sentenza riconoscendo il mancato adeguamento. 

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