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Wall Street, boom del Cavallino nel debutto in Borsa , le azioni salgono a 60 dollari

Federica Villa
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L'ingresso della Ferrari a Wall Street è stato trionfale. Le azioni, partite da un collocamento iniziale di 52 dollari sono presto salite a 60, con un aumento del 14,37%. Soddisfatto del risultato l'a.d. del gruppo Fiat Chrysler Sergio Marchionne che ha esclamato: "Sto da Dio". L'azienda - Il valore complessivo della società è stimato a circa 10 miliardi di dollari, ma Ferrari non intende aumentare la produzione senza che ci sia la garanzia di una grande richiesta. Se facesse ciò, perderebbe in termini di esclusività del marchio. "Quello che ho detto più volte durante il nostro Road Show è che il cuore del marchio è il rapporto tra noi e i clienti: il 60% dei clienti che acquistano le nostre macchine sono clienti già acquisiti e sarebbe un suicidio allargare i volumi", ha precisato Marchionne. Intervistato ai microfoni della Cnbc, l'a.d. ha poi sottolineato che Fca "avrà un ruolo" in un consolidamento del settore auto che ci sarà sicuramente, anche se spetterà all'azienda "giocare bene o male". Il futuro - Ora, l'obiettivo è riuscire a quotare la Ferrari anche a Piazza Affari, possibilmente entro il 2016. Perché certamente vedere Wall Street "vestita di rosso" è una grande soddisfazione, ma l'intenzione principale è quella di diventare una potenza nella finanza italiana. Per questo in Ferrari vorrebbero "fare un regalo agli azionisti prima della Befana", e quotare il marchio a Milano entro il prossimo gennaio. 

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