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Pil, Padoan: sfiducia legata alla crisi è stata sconfitta

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Bologna, 1 dic. - (Adnkronos) - "Penso che ora prevalga la fiducia. In Italia la fiducia era crollata in conseguenza della straordinaria crisi economico-finanziaria, che ha minato la fiducia delle imprese e delle famiglie, ma la fiducia sta tornando a galla. Poi c'è la sfiducia legata alla paura che è più violenta ma più limitata. Penso che la prima sia stata sconfitta e questo mi fa stare relativamente tranquillo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, intervenendo alla convention sull'innovazione promossa a Bologna da Confindustria, 'Il Sole 24 Ore' e Ey. Padoan ha inoltre ricordato che "sono venuti meno alcuni motori dei Paesi emergenti come il Brasile, la Russia e un po' la Cina, economie che avevano continuato a crescere anche dopo il 2010 e ci stavano tirando un po' su e che ora hanno semesso di crescere". Ad ogni modo, ha concluso, "in Italia la domanda interna sta crescendo relativamente bene e questo è segno della fiducia". "Uno dei tratti distintivi del Governo è abbattere il peso fiscale in modo generalizzato e l'abbattimento delle tasse in modo peramanente è il primo passo per rimuovere il freno alla crescita", afferma il ministro. "C'è un enorme spazio per la politica del ministero delle Finanze e del Governo intero per potere essere utile al Paese" ha aggiunto il ministro, rimarcando che "l'impegno del Governo è sicuramente continuare a detassare le imprese". "Tagli alle tasse per facilitare gli investimenti sono stati fatti e ci sono nella legge di stabilità" ha continuato il ministro, sottolineando che "il Governo è interessato a capire dai beneficiari finali delle misure, quali sono i provvedimenti più utili all'impresa che vuole innovare". Padoan si è anche detto "molto favorevole a interventi diretti" sul fronte del sostegno alle spese delle imprese per l'innovazione. "Abbiamo passato molto tempo a chiederci se, e in che misura, il piano Juncker avrebbe migliorato gli investimenti, questa cosa - ha detto Padoan - ora non è più oggetto di interesse e sta prendendo una deriva burocratica". "Sotto l'etichetta di piano Juncker, con un'attività lodevole ma senza slanci della Banca degli investimenti" ha aggiunto il ministro, il pacchetto di provvedimenti su scala europea "sta vivacchiando". "Discutiamo moltissimo di unione bancaria e pochissimo di mercato interno - ha continuato Padoan - l'Europa non sta un gran che bene, cresce poco, non solo l'Italia, ci sono molti altri Paesi che crescono meno dell'Italia, l'Europa sta perdendo delle opportunità per il fatto che l'integrazione non viene più perseguita e il mercato interno è un'operazione largamente incompiuta". "La riforma della Pubblica amministrazione è la riforma fondamentale del prossimo orizzonte temporale della politica economica e se parliamo di industria 4.0 bisogna rispondere con una pubblica amministrazione 4.0, adeguando i servizi per le imprese e le famiglie, a cominciare da una semplificazione drastica delle procedure". "La pubblica amministrazione interagisce quotidianamente con la società ed il privato, bisogna far convergere lo stesso modus operandi della pubblica amministrazione e del privato che fanno la stessa cosa - ha aggiunto il ministro - e sarebbe bello se il privato trovasse al suo interno gli incentivi per adeguarsi a questo"

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